Il Cilento in miniatura

Siamo di parte. Questo è evidente. Tuttavia vi invitiamo a scoprire questo luogo perché racchiude in 4 km molte delle cose che rendono unico il Cilento: un mare cristallino, un entroterra incontaminato, tradizioni e storia. E se non trovi proprio tutto, Pisciotta può rappresentare un ottimo punto base per le tue escursioni cilentane e campane. Abbiamo imparato a muoverci su questo territorio sconnesso e tutto curve! E, guardando al bicchiere mezzo pieno, siamo come una riserva, custodita gelosamente dalle frane.
Un aneddoto: qualche anno fa, in serata, partiamo per raggiungere Montano Antilia … fiori di zucca e fusilli erano una tentazione troppo forte. A Marina di Pisciotta il termometro segnava 34°. Arriviamo a Montano, con l’aria condizionata a manetta, scendiamo dall’auto e godiamo immediatamente del fresco dei boschi. Dopo qualche minuto ci ritroviamo tutti alla ricerca di giacchetti e foulard per adattarci ai 18° di Montano.

Pisciotta

Su quel monte c’è un ciuffo di ulivi ... ulivi, sempre ulivi! […] Pisciotta si volge in tre fasce su una parete: la più alta è il vecchio paese, di case gravi e brune e a grandi arcate; in mezzo, sono ulivi sparsi come pecore a frotte; la terza, a livello dell’acqua, la formano case nuove e leggere, i cui muri sembrano torniti dall’aria in peristili. Ed ora gli ulivi hanno un alone di luce intorno alle foglie, come i santi.
Tratto da "Viaggio nel Mezzogiorno" di Giuseppe Ungaretti,
Alfredo Guida Editore, Napoli 1995

Solitamente quando risali colline, per curve e tornanti, speri ad un certo punto di iniziare a scendere a valle ... Andando a Pisciotta questo non accade. Il grazioso borgo medievale si trova anch'esso su una collina, seppur nascosta da quelle che la circondano e ... proteggono. Vista dal mare Pisciotta emerge tra gli ulivi, è custodita da altre colline a destra e manca e si affaccia su un piccolo golfo.
Quando il tempo non è dei migliori pare che il paese conservi un microclima tutto suo. Si ha l'impressione che il tempo sia sempre più generoso con Pisciotta. Un mese di pioggia non ce lo leva nessuno ma sappiamo quanto sia importante per la nostra terra e quindi ... Viva anche la pioggia!
Se dovessimo assegnare un premio ai mesi più belli senza dubbio vincerebbero maggio ed ottobre. Rappresentano la possibilità di godere - quanto più possibile - il mare, la terra, la storia del paese ed il Cilento, in generale.
Anche l'ospitalità è massima in questi periodi non affollati. A maggio il sole ci invita ad uscire, tutti sono in attesa di novità, molti sono pronti ad incontrare gente che attende ogni anno questo momento per assaggiare vacanza, per la prima tintarella, per spogliarsi, anche dal torpore di un inverno casa e lavoro.
Arrivano tedeschi, americani, svizzeri e noi li guardiamo, sorpresi, immergersi in acque che sentiamo ancora vietate.

Una curiosità: tempo fa si faceva il primo bagno quando cadeva "'u travo ri fuoco a mare” il 24 giugno, a San Giovanni. Questa la risposta che gli adulti davano ai bambini, impazienti ed eccitati. Era forse un modo per farci restare concentrati sulla scuola o forse un modo per ritardare quell'evento che, inesorabilmente apriva la stagione. E si perché il primo bagno significava anche non uscire più dall'acqua sino a fine ottobre. Forse era, più semplicemente, eredità del passato; di quando, sopiti nel meritato riposo dopo una stagione di raccolta delle olive e produzione dell'olio, i pisciottani scendevano nel borgo marinaro e si organizzavano per la pesca delle alici.